Giorni di vento. Ricordo che in Liguria il vento, frequente sulla costa soprattutto in inverno e in primavera, mi piaceva molto.
Attraversavo ,per andare a scuola, un tratto di strada protetta dalle solite ringhiere verdi-azzurre, che costeggiava una spiaggia. Il vento, in quel punto,libero dall’ostacolo delle case sugli scogli, fischiava forte e sembrava portarci via. Ma non mi spaventavo. Anzi, attendevo quel tratto con trepidazione e mi piaceva ripetere tra me e me la filastrocca che ho ritrovato miracolosamente in rete e che incollo a seguire, perchè il libretto azzurro da cui era tratta, forse, non esiste più:
Il vento quel matto
incontra il bimbetto
gli tira il cappotto
gli strappa il berretto
gli dice : vorresti volare,vedere
il deserto la neve ed il mare ?
Al bimbo felice già brillano gli occhi
non pensa più a nulla,
ai libri ,ai balocchi,ma pur così attratto
da quest’avventura
è preso ad un tratto
da strana paura :ma quando torniamo
da mamma e papà?
Mai più –dice il vento
e il bimbo risponde
Allor resto qua!
Ora il vento mi fa paura. Lo sento ululare fuori dalla finestra e non riesco più a sentirlo amico.
Mi rende ansiosa e stanca, irritabile e spaventata.
Come se realizzassi la sua imponente forza distruttiva solo ora, da adulta.
Una ragazzina felice nel vento di mare. Una matura signora impensierita dal vento tra le montagne.
A fare da comune denominatore solo la filastrocca che oggi ho ritrovato. Chissà se ritroverò anche il libretto azzurro che la conteneva!
Va riazione:
..mai piu’, diese il vento”
” allora si va”
By: Sergio Chiesa on 3 febbraio 2011
at 5:40 PM
Sicuro? Io ricordavo che il bimbetto non vuole lasciare i genitori e resta: il vento soffia via da solo….
Sono contenta, però di non essere la sola ricordare la filastrocca…
By: chinonrisica on 5 febbraio 2011
at 2:16 PM
Questa poesia molto carina fu studiata in prima elementare dal mio secondogenito ora 39enne. Mi piacerebbe sapere chi l’ha scitta. Grazie
By: Franca on 13 Maggio 2017
at 11:58 am