“……gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poichè il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, ad esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’amore dall’odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini.”
E’ un brano tratto da uno dei miei romanzi preferiti, Il Profumo di Patrick Suskind.
Mi torna in mente ogni volta che un odore o un profumo, anche sottili e delicati, richiamano un pensiero, un ricordo, una sensazione. E mi capita di riviverli, anche a distanza di anni. Il secco, ma dolce, profumo della casa della giovane maestra che, a volte ,mi aiutava nei compiti ( ritrovato, inaspettatamente,a Portofino).L’inebriante aroma del basilico che oggi mi ha sorpreso nell’aprire il baratttolo dei pomodori del “trullo” , preparati nel sole caldo di luglio. Il profumo inconfondibile della casa grande di Stenico, che non l’abbandona nemmeno dopo i lavori di ristrutturazione.
Il profumo mi turba profondamente e spesso credo che stuzzichi il mio istinto animale. Se è vero che le donne scelgono il compagno più adatto alla procreazione in base all’odore ( quello del sudore!!)mi interrogo sul grado di evoluzione che ho raggiunto.
Al sudore ho sostituito gli aromi del mediterraneo, ma è proprio vero che il profumo, per me, è seduzione.
La più forte ed intensa. Importante ed ineludibile,come il respiro.
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